trAmando – Alessandra Galanti
La realizzazione della serie trAmando mi hanno vista impegnata per molti mesi quotidianamente, tanto che, dal punto di vista psicologico, ho vissuto un desiderio che mi invitava all’incontro quotidiano con l’uncinetto, e che mi ha spinto alla messa a punto di alcune vere e proprie costruzioni che rimandassero ai “lavori della nonna”, fatti però con il filo di rame.
L’intento è quello di ricreare il ricordo infantile, organizzato in prospettiva. Tale prospettiva non è nel futuro (come la parola lascerebbe intendere) ma nel passato: prospettica è la narrazione che noi intessiamo tra gli elementi mnemonici che popolano la nostra mente.
Il “rito” del tramare è legato al ricordo di mia nonna paterna, che amava ricamare, e il mio lavoro intende rendere omaggio alle sue mani sapienti che hanno saputo realizzare lavori unici ed irripetibili. Il ricamo diventa quindi come un rito, nel quale ci sono frammenti di storia personale.
Nei lavori è presente un materiale specchiante: lo specchio funge da portale attraverso il mondo parallelo, nel quale ognuno di noi è riflesso, e ciò permette ad ogni individuo di scoprire una parte di sé non del tutto nota.
La serie trAmando è composta da cinque tele sulle quali è stata sistemata una pellicola specchiante. Le varie tele sono state da me “velate” con una lavorazione realizzata sempre con fili di rame, in modo da ricreare quel “vedo e non vedo” sinonimo di mistero.